Il nostro scopo è fornire alcune risposte alla luce di uno dei sondaggi internazionali a più ampio raggio del suo genere. Questo studio dell'ADP Research Institute® offre informazioni sulle speranze, i desideri e le necessità di oltre 34.600 lavoratori di diciotto Paesi.
Mentre a livello globale il 40% dei lavoratori segnala di ricevere regolarmente uno stipendio inferiore a quello previsto, la maggior parte (37%) lavora gratis da sei a dieci ore alla settimana, ovvero almeno tre giorni completi al mese.
Il 25% di tutti i partecipanti svolge più di un lavoro: il 42% per mantenersi, il 31% per permettersi uno stile di vita migliore, il 23% per finanziarsi la pensione e il 21% per saldare dei debiti.
Di nuovo, per quanto riguarda la salute mentale sul lavoro, è più probabile che i dipendenti indichino di sentirsi sostenuti dai colleghi piuttosto che dai manager. Il 75% dei dipendenti tra 18 e 24 anni afferma che il lavoro risente dello stress, la percentuale più alta di tutte le fasce demografiche coinvolte.
Quasi un terzo (28%) dei lavoratori di tutto il mondo pensa che in futuro alcuni dei loro compiti attuali saranno svolti dall'IA, mentre circa un quinto ritiene che le nuove tecnologie permetteranno di risparmiare tempo ogni giorno.
Dopo un paio di anni difficili, le principali economie europee coinvolte nello studio (Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Spagna, Svizzera e Regno Unito) mostrano segni di una graduale ripresa.
Nonostante l'Europa rimanga un'area allettante dove lavorare o avviare un'attività, appare chiara la necessità di introdurre diritti e politiche di lavoro più avanzati.
Da retribuzioni più congrue al lavoro svolto a progressi significativi sulle possibilità professionali dei dipendenti, i dirigenti delle aziende europee potrebbero individuare metodi per migliorare l'esperienza del dipendente e, di conseguenza, la propria capacità di attirare e fidelizzare i talenti.
Scarica il reportMentre a livello globale i lavoratori che si dichiarano soddisfatti della possibilità di accedere alle informazioni salariali online sono il 70%, questa percentuale scende ad appena il 56% tra i dipendenti europei.
Solo il 53% dei lavoratori europei ritiene di ricevere uno stipendio congruo al proprio lavoro, ben al di sotto della media globale del 67%. Un quarto dei lavoratori europei sostiene di ricevere uno stipendio del tutto inadeguato.
Solo il 38% dichiara di ricevere consulenze sul tema dal proprio datore di lavoro, contro il 61% a livello globale. Quindi non sorprende constatare che solo il 39% è soddisfatto delle consulenze finanziarie offerte dal proprio datore di lavoro.
Più di un quinto (21%) dei lavoratori europei pensa che in futuro alcuni dei loro compiti saranno svolti dall'IA, mentre il 13% crede che questa tecnologia permetterà loro di risparmiare tempo ogni giorno. Entrambe queste percentuali sono inferiori alla media globale. I lavoratori europei sono consapevoli del potenziale dell'IA?
Del quinto di lavoratori europei con più di una fonte di reddito, il 38% dichiara di averne bisogno per potersi mantenere. Cos'altro possono fare i datori di lavoro europei per alleviare la pressione finanziaria sul personale?
Solo il 47% dei lavoratori europei afferma di essere soddisfatto dell'avanzamento della propria carriera. Da questo punto di vista, la media globale è del 64%. Inoltre, quasi due terzi (59%) dei dipendenti europei non ritengono sicuro il proprio lavoro. Le due cose sono collegate?
La Svizzera è ritenuta una delle economie più competitive del mondo, soprattutto grazie a un settore dei servizi altamente sviluppato. Il Paese è un attore importante nel commercio globale. Nonostante ospiti molte società multinazionali, oltre il 99% di tutte le aziende elvetiche è costituito da piccole e medie imprese (PMI) a conduzione familiare.
In media, gli svizzeri sono i dipendenti che fanno più ore di straordinario non pagate del continente (oltre nove alla settimana). Inoltre, quasi un quarto (23%) di essi non è sicuro del proprio lavoro, una percentuale più elevata rispetto alla media europea e globale. Questi due dati sono collegati?
Più della metà (53%) dei lavoratori afferma che lo stipendio è l'aspetto più importante del suo lavoro. Tuttavia, ben il 59% dei dipendenti riceve regolarmente una retribuzione inferiore a quella prevista, una percentuale decisamente superiore alla media europea (50%) e globale (40%). In più, solo il 55% ha accesso alle informazioni sul proprio stipendio online, molti meno rispetto ai lavoratori europei (60%) e internazionali (74%).
La Svizzera è il Paese europeo con il minor numero di dipendenti che deve recarsi sul luogo di lavoro ogni giorno (31%, rispetto al 41% dell'Europa). Il 39% gode di una discreta flessibilità (comparabile alle medie europea e globale) e il 27% ha completa libertà di scelta del luogo di lavoro. In totale, il 63% dei dipendenti è soddisfatto della flessibilità di luogo e orario di lavoro.
La percentuale di lavoratori svizzeri che non è sicura del proprio lavoro è pari al 23%, ma sale al 31% tra chi lavora nelle aziende più grandi (con oltre 1000 dipendenti) e al 34% tra chi lavora da casa. Se un aumento di stipendio fosse da escludersi, il 28% opterebbe per più giorni di ferie e una settimana lavorativa più corta. Questi risultati sono indicativi un Paese con livelli particolarmente elevati di nervosismo riguardo alla sicurezza professionale?
Anche se il 25% ritiene che la disparità retributiva della propria impresa sia diminuita negli ultimi tre anni, solo il 23% pensa che le policy di DEI aziendali siano migliorate, meno rispetto alla media europea (27%) e globale (46%). Si tratta di un dato importante: il 71% afferma che prenderebbe in considerazione di cercare un altro lavoro se la sua azienda avesse un divario retributivo di genere iniquo, mentre il 65% dichiara che si licenzierebbe se nella sua azienda non fosse in vigore una policy di diversity e inclusione.